Abbiamo tutti bisogno di un parco che ci salvi , e alla luce degli ultimi avvenimenti, oggi più che mai. Non è necessaria una stagione specifica perché questo avvenga, e nemmeno un tempo meteorologico preciso. Passeggiare all’aria aperta per almeno 15 minuti, anche con l’ombrello, può veramente cambiarti la giornata. Sai quanti benefici si ottengono? Si calma l’ansia, migliora la qualità del sonno, si stimola la creatività e i pensieri, aumenta la concentrazione… tanti ottimi motivi per cominciare da subito a ritagliarsi un angolo della giornata e azzardare i famigerati “quattro” passi! Se la passeggiata quotidiana diventa un’abitudine, farla anche in vacanza magari con un bel cesto da pic-nic, è un’opportunità incredibile di vivere la meta non solo da turista, che è in assoluto l’impostazione ideale per entrare in sintonia con la località in cui ci troviamo. Eccovi quattro camminate che assolutamente non potete perdervi!
Il parco di Yellowstone – Stati Uniti
I parchi americani sono una tappa obbligatoria per chi vuole toccare con mano l’immensità del territorio statunitense. Ce ne sono di tutti i tipi, in ogni area del Paese, dal profondo sud-ovest fino alla costa atlantica,
nelle città, immersi nella natura, vicino al mare, nel deserto. Sono tutti organizzatissimi, puliti e controllati, ci sono sentieri e percorsi sempre ben in evidenza, mappe che aiutano, aree di sosta ben attrezzate. E’ difficile sceglierne uno da raccontare, ognuno ha una particolarità ed un’atmosfera che ti rimangono nel cuore. Oltretutto, non ce n’è uno uguale all’altro, la fascia climatica cambia i colori, cambia la vegetazione, cambia i profumi e gli animali che incontri. Sí perché di animali se ne incontrano, e mica solo scoiattolini a cui dare le noccioline… ci sono anche le grosse stazze, i bisonti,
gli orsi. Uno dei parchi da mettere in lista se state programmando un viaggio negli States, è quello conosciuto per gli orsi che “rubano” i cestini da pic-nic: il Parco Nazionale di Yellowstone. Per la generazione cresciuta con i cartoni animati di Yoghi e Bubu, è veramente un’esperienza incredibile. Il Parco si estende in tre Stati americani, immaginatevi la grandezza, con laghi, cascate, canyon, foreste e montagne e all’interno il più grande gruppo di geyser nel mondo. Forse 15 minuti di passeggiata non sono sufficienti, ma in quanto a stimolo della creatività, questo li batte tutti!
Il cestino da pic-nic ideale:
Fate attenzione a dove vi posizionate, ci sono degli appositi spazi destinati al pranzo o alla merenda; il rischio è quello di vedersi arrivare il ranger Smith con tanto di multa o peggio ancora l’orso Yoghi attirato dal profumo del cibo, che pare oltretutto non sia proprio simpatico come quello del carto- ne animato. Nel cestino da pic-nic americano non possono mancare assolutamente il caffè nero tenuto caldo nel termos, dei muffin salati rigorosamente con bacon e per dolce delle mini cheesecake.
Il deserto di Dubai – Emirati Arabi
Dubai è una delle metropoli più “costruite” al mondo, ci si può trovare veramente di tutto e in ogni periodo dell’anno; si tende ad abbinarla al mare ed alle spiagge ma in realtà si può decidere di infilarsi tuta, guanti e
sciare, passare la giornata in un parco divertimenti, visitare gallerie d’arte, fare shopping… è una città che ha come unico limite il forte caldo nei mesi estivi, per il resto si è attrezzata per far fronte ad ogni richiesta del turista. Non si può dire però di aver visto Dubai senza aver passato almeno una giornata nella sua unica parte veramente autentica e naturale, il deserto.
Una camminata sulle dune è sicuramente una delle esperienze più emozionanti che si possano fare, unica nel suo genere e quindi difficile da descrivere. Il silenzio profondo è forse una delle caratteristiche che più colpisce, si percepisce solo il vento che sposta pian piano i granelli finissimi di sabbia, il paesaggio cambia di minuto in minuto proprio per questi soffi d’aria leggera, la sabbia non ha lo stesso colore in nessun punto, è tutta una gradazione di rosso, arancio, beige con il cielo azzurro a contrasto. Salire la duna è faticoso, il piede affonda nella sabbia soffice ad ogni passo ma contrariamente a quanto si possa immaginare dalle fotografie, non c’è regolarità nel paesaggio e quindi ad ogni metro cambia il panorama ed è sempre più bello. Se si cerca pace, se si ha voglia di liberare la mente e lasciare che lo sguardo catturi la bellezza della natura, questo è il posto perfetto. Il momento più bello per farlo è nel tardo pomeriggio quando il calore si attenua; per salire fino in cima alla duna e godersi seduti sulla sabbia i colori del tramonto ci vuole un’oretta all’incirca, a prescindere da dove lo si faccia, poi lo scenario che vi si presenta è da estasi. Scendere è molto più semplice, basta correre e a tratti farsi scivolare, in fretta però, perché il sole cala rapidamente e diventa buio all’istante.
Il cestino da pic-nic ideale:
Nessun cestino mi raccomando, si sale vestiti leggerissimi, se in costume ancor meglio, tassativamente a piedi nudi con giusto un piccolo zainetto a spalle dove infilarci un paio di birre (è scontato che ci si vada in dolce compagnia ovviamente), patatine e giusto qualche nocciolina per un aperitivo indimenticabile. Il levacapsule Presto, tascabile, è indispensabile perché avrete intorno solo sabbia e il tappo alla birra col cavolo che lo togliete!
Passeggiare a Seoul – Corea del Sud
Un’altra passeggiata che vale la pena segnarsi in agenda, se ci si trova in una città che ne vanta uno ovviamente, è quella nel parco di edifici storici, di palazzi reali, di templi orientali, di castelli medioevali; quelle aree verdi,
più o meno estese, che completano le residenze che rappresentano una parte del passato, che hanno segnato il corso degli eventi per intenderci. Ce ne sono davvero ovunque, Versailles a Parigi, Green Park adiacente al Buckingham Palace di Londra, i giardini del Palazzo Imperiale a Tokyo, il Palazzo d’Estate a Pechino; si passeggia in mezzo ad un verde curato, non sono mai particolarmente affollati e si respira quell’aria fascinosa di pezzi di storia passati, di intrighi di corte, di guerre avvenute, di riunioni cospiratorie. Quelli orientali a mio avviso hanno uno charme tutto loro, sarà l’architettura dei palazzi e dei templi ai quali non siamo abituati e i
loro colori vivaci con prevalenza del rosso e del verde. Seul capitale della Corea del Sud, è una città veramente carina da visitare, non servono molti giorni poiché non è particolarmente impegnativa da percorrere. C’è un bel mix di tutto, con un giusto equilibrio, palazzi moderni e storici, divertimento, tradizione, natura. Il Gyeongbokgung, ovvero il “Palazzo della felicità splendente”, è il più grande dei cinque palazzi reali realizzati durante il periodo della dinastia coreana. Venne creato nel 1395 nella parte nordovest di Seul come residenza dei re della dinastia. Il palazzo ha vissuto una storia travagliata, poiché è stato distrutto e ricostruito più volte, mantenendo però negli anni le caratteristiche ben riconoscibili dell’architettura coreana, come i muri e le decorazioni dipinti di rosso e verde e le scalinate di marmo bianco. Il palazzo reale è molto affascinante e romantico soprattutto di notte, quando la luna fa riflesso nel lago adiacente ed illumina il padiglione che si erge al centro del lago stesso. È attorno a questo specchio d’acqua che si sviluppa il giardino, con percorsi in ciottolato, aceri e ginko secolari e panchine per potersi fermare e rilassare. In alcune serate si può assistere a concerti ed eventi locali e durante il giorno gli abitanti lo visitano con i costumi tradizionali per una vera passeggiata nel passato!
Il cestino da pic-nic ideale:
I coreani amano particolarmente mangiare nei parchi, via libera quindi al pic-nic senza esitazione. L’ideale è preparare piccoli contenitori con assaggi di ravioli al vapore, rolls di verdure, palline di riso e mini frittatine, preparazioni da poter gustare a temperatura ambiente, rigorosamente con le bacchette, vietate le posate. La borsa termica Freshbox con contenitori. Ha una comoda tracolla per essere portata ovunque, tasche per riporre tovagliolini e il necessario ed ha un rivestimento isolante per mantenere facilmente la temperatura.