Le api sono insetti appartenenti all’ordine degli imenotteri e vivono in colonie numerose organizzate gerarchicamente con una regina che è l’unica femmina fertile, le operaie e i fuchi, di sesso maschile. Volano di fiore in fiore per nutrirsi del nettare che poi trasformeranno in miele e contribuiscono al trasporto del polline, che trattengono sulla peluria e sulle zampette. Sono responsabili di circa il 70 % delle impollinazioni di tutte le specie vegetali presenti sulla terra, per questo sono così importanti per il miglioramento ed il mantenimento della biodiversità. Se dovessero scomparire gli ecosistemi naturali sarebbero seriamente compressi, non esisterebbero frutta e verdura, e i raccolti di alcune colture non sarebbero così abbondanti senza il loro contributo. Sono diversi i fattori che minacciano la loro sopravvivenza: malattie, parassiti, pesticidi chimici, tecniche agricole non sostenibili, fenomeni atmosferici imprevedibili e violenti, lunghi periodi di siccità e nuove specie che invadono i loro territori privandole delle loro fonti si sostentamento. Non potremo eliminare questi fattori di pericolo, ma ognuno di noi può fare qualcosa per aiutare le api con un minimo sforzo:

• Evitare di utilizzare pesticidi o insetticidi per il giardino o le piante

in terrazzo.

• Una ciotola poco fonda con acqua fresca o una bottiglia gocciolante appesa servirà a dissetarle.

• Lasciare il giardino con un po’ di erba alta e fiori spontanei sarà una fonte di nutrimento.

• Acquistare miele biologico da apicoltori locali.

• Scegliere frutta e verdura biologica a km0 per disincentivare l’agricoltura intensiva e l’utilizzo di pesticidi.

• Crea una casetta per api e impollinatori selvatici per offrire loro una protezione.

Riconoscere le api

È facile confondere un’ape da una vespa per via del colore: entrambe sono a strisce gialle e nere. Puoi notare, però, delle differenze: le vespe presentano un corpo più snello e liscio, le api sono più robuste e pelose. Le api pungono solo se minacciate: dopo aver punto, perdono il pungiglione e muoiono. Le vespe sono più aggressive: se stuzzicate attaccano ripetutamente.

API

Il corpo delle api si suddivide in tre parti: testa, torace e addome. Il torace, ovvero la parte superiore del corpo, è di colore marrone ricoperto da una leggera peluria. L’addome presenta le caratteristiche strisce gialle e nere e termina con un pungiglione. Le api non sono aggressive, attaccano solo se la sopravvivenza della colonia viene messa a rischio. Pungere è una misura di difesa estrema, infatti quando pungendo lasciano il pungiglione nell’aggressore, e muoiono.

VESPE

Il torace delle vespe è strisce gialle e nere, con colori più brillanti rispetto all’ape, e un pungiglione più pronunciato. Le vespe non si nutrono di polline ma di frutta, semi e insetti, incluse le api. Più aggressive delle api, attaccano solamente se si sentono minacciate, ma lo fanno più facilmente perché non muoiono dopo avere punto. La loro puntura è rischiosa perché rilascia dei feromoni che attirano l’intera colonia di vespe, pronte ad attaccare il loro aggressore.

Quando si pranza o ci si rilassa fuori, sul balcone o in giardino, è facile essere infastiditi dalle vespe. Per difendersi, c’è questa trappola che le cattura in modo naturale: è una “biotrappola”, non richiede l’uso di sostanze chimiche ma solo di una bevanda dolce, di uno sciroppo o di una miscela zuccherina che, fermentando, faccia da esca e attragga i fastidiosi insetti. Le vespe, una volta entrate, non riescono più a uscire. NON UCCIDE LE PREZIOSE API!

IL MIELE: CARATTERISTICHE E PROPRIETÀ

Il miele prodotto dalle api è un alimento totalmente naturale: le api mellifere raccolgono il nettare dai fiori e lo trasformano in questo prodotto zuccherino costituito principalmente da fruttosio e glucosio, molto energetico e calorico, perfetto come sostituto dello zucchero. Ricco di proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antiossidanti grazie ai polifenoli e oli essenziali contenuti, è un ottimo rimedio per alleviare tosse e mal di gola, anche se con il passare del tempo e a causa dell’esposizione alla luce e al calore queste proprietà tendono a svanire nel miele fresco, mentre nel miele pastorizzato sono del tutto assenti. Il colore del miele dipende dal nettare da cui deriva e può andare dal giallo chiaro trasparente, al marrone scuro. La consistenza liquida o solida dipende dal tipo di zucchero contenuto nel nettare originale e dall’umidità. Il miele di acacia e di castagno restano liquidi più a lungo perché contengono meno glucosio rispetto ad altri tipi di miele che sono liquidi all’estrazione, ma tendono a cristallizzarsi.

Miele di acacia

La sua particolarità è il colore: può essere molto chiaro o incolore quando il prodotto è purissimo, con polline proveniente esclusivamente dalla pianta di Robinia. Dolce e delicato grazie all’elevato contenuto di fruttosio e l’assenza di sapori forti, è il più adatto per dolcificare bevande, yogurt o latte senza modificare il gusto, riesce quindi a sostituire ovunque lo zucchero. Prodotto nella zona prealpina, in Toscana e in alcune zone dell’Appennino centrale.

Miele millefiori

Forse il più conosciuto e diffuso, amato per il suo sapore delicato che cambia a seconda delle fioriture e della zona di produzione. Si presta ad innumerevoli usi: per dolcificare per bevande calde, latticini, spalmato su pane e fette biscottate e per la preparazione di dolci. Ricco di principi nutritivi, minerali e antiossidanti provenienti dalla varietà di pollini usati per la sua produzione.

Miele di tiglio

La produzione del miele di tiglio è diffusa sull’ arco Alpino e l’Appennino settentrionale. Il colore può variare da ambra con riflessi giallo-verdi o avorio-beige quando cristallizzato. è un miele dolce con note amare. Ricco di vitamina C, favorisce l’assorbimento del ferro e aiuta nel prevenire i malanni invernali; contiene principi attivi che hanno azione  rilassante per il sistema nervoso: aiuta a calmare l’ansia, la tosse e concilia il sonno.

Miele di castagno

Caratterizzato da un colore ambrato e scuro con un sapore amarognolo molto particolare che non lo rende adatto a dolcificare dolci, caffè o tisane perché il suo gusto deciso prevale sugli altri. è invece perfetto per insaporire risotti, carne o per accompagnare formaggi stagionati o da gustare semplicemente su una fetta di pane. Si produce nelle zone di montagna e collinari da nord a sud.

Miele di agrumi

Tipico delle sud Italia è chiamato anche miele di zagara, dal nome dei fiore dell’arancia e degli agrumi in genere. Colore chiaro o avorio e profumo medio intenso che ricorda i fiori da cui viene prodotto. Il sapore fruttato e delicato lo rende ideale per dessert a base di yogurt, panna, ricotta ed è indicato anche da abbinare a formaggi a pasta filata come mozzarella e scamorza.

Miele di lavanda

Per poterlo produrre sono necessarie grandi coltivazioni di lavanda e per questo motivo non è molto diffuso. La colorazione varia dal giallo al beige quando il miele è liquido e diventa ambrato quando cristallizza. Il profumo è tipico delle piante aromatiche ricche di oli essenziali, il sapore è fruttato e fiorito. Come la lavanda, ha proprietà calmanti per il sistema nervoso: allevia ansia, mal di testa e tensioni ed è utile per contrastare i malanni di stagione grazie alle sue proprietà antinfiammatorie.

Se cerchi una soluzione pratica per do­sare il miele, questo è l’ accessorio che fa per te! È un semplice coperchio con un particolare meccanismo, si applica a barattoli per conserve con chiusura filettata di dimensioni comuni, come i barattoli del miele. Ha una guarnizione per non far entrare aria e per evitare per­dite, e un’impugnatura meccanica che aiuta a dosare miele. Inoltre permette di conservare il miele in modo ottimale perché il contenuto del barattolo non è esposto all’aria e non si ossida.