Ogni miele presenta gli aromi e i sapori di una fioritura diversa, dagli odori delle coste raccolti in un cucchiaino di miele d’eucalipto al sentore amaro del bosco che troviamo in quello di castagno. Gusti, colori, aromi, consistenza, proprietà nutrizionali, origine botanica e zone di produzione, abbinamenti con altri cibi e ricette. È in base a questi criteri che ciascun miele diventa il frutto unico della relazione fra api, territorio e apicoltore.
Per conservare e servire il miele in tavola utilizza questo elegante barattolo. È prodotto in porcellana bianca, capiente (contiene circa 800 g di miele) e dotato di apposito cucchiaio a spirale in legno di faggio per servirlo.
Miele di castagno
Zona di produzione: Zone di montagna sia alpine che appenniniche, in particolare Toscana.
Sapore: Intenso, caratteristico, di sottobosco, con un fondo amaro.
Usi: È un miele particolare, che piace a chi non ama i sapori dolci e i gusti piatti; non è adatto a dolcificare, ma piuttosto a insaporire e, meglio ancora, al consumo tal quale, sul pane, eventualmente con burro. Splendido insieme a formaggi stagionati o con carni forti, è ottimo anche nei risotti, come quello classico con Parmigiano Reggiano e un filo di miele di castagno a fine cottura.
Miele di millefiori di Toscana
Zona di produzione: Colline toscane dove si alternano zone coltivate e zone naturali.
Sapore: Normalmente dolce, con un buon equilibrio nella nota acida. A volte può presentare una lieve nota amara.
Usi: È un miele dal sapore pieno che si presta ad innumerevoli usi tra i più classici, spalmato su pane e fette biscottate ed esaltato nella preparazione dei dolci anche al cucchiaio. Per valorizzarne l’aroma prova ad unire il miele ad una uguale quantità di burro, ammorbidito a temperatura ambiente, e spalmalo su una fetta di pane di segale.
Miele di acacia
Zona di produzione: Prealpi, Piemonte, Lombardia e Toscana.
Sapore: Molto dolce, leggermente confettato.
Usi: È un miele molto delicato che si presta, per questo, a qualsiasi uso. Per l’elevato contenuto in fruttosio e l’assenza di sapori forti, è il più adatto per dolcificare (bevande, yogurt, frutta ecc…) senza modificare il gusto proprio delle vivande, riesce quindi a sostituire ovunque lo zucchero. Prova il miele di acacia anche per ricette salate, come un delizioso crostino con prugne e brie o con pomodorini e formaggio caprino. Il miele di acacia è spesso consigliato dai pediatri, in aggiunta al latte vaccino, fin dal primo anno di vita.
Miele di tiglio
Zona di produzione: Arco alpino e Appennino settentrionale.
Sapore: La prima sensazione che regala il miele di tiglio è una nota mediamente dolce, il sapore poi diventa di noce fresca e talvolta può finire con note amare che persistono dopo l’assaggio.
Usi: Le particolarità organolettiche di questo miele lo rendono ideale negli abbinamenti con formaggi come il piave stagionato, formaggio di fossa, formaggi caprini, bitto e castelmagno. Divertente da provare anche come dolcificante nella cottura della frutta in forno al posto dello zucchero.