Forse non ci avete mai pensato ma il tappo racconta tantissimo della qualità e della tipologia di vino per il quale è stato impiegato.

Il tappo è infatti il completamento della bottiglia e la sua importanza è fondamentale. In commercio se ne trovano di varie tipologie: monopezzo, granulare agglomerato, composto da rondelle di sughero naturale, a vite o in vetro. I vini destinati ad essere bevuti giovani presentano tappi semplici, in alcuni casi, specie nei vini esteri, capita di trovare bottiglie con il tappo a vite o in vetro. Al contrario vini destinati a durare nel tempo presentano per antonomasia tappi lunghi (da 4 a 6 centimetri) ed in sughero naturale.

Il sughero è per tradizione il tappo utilizzato per i vini di qualità, anche se questo materiale, essendo naturale, presenta dei rischi che in alcune circostanze si traducono in vere e proprie problematiche. Avete sicuramente sentito ancora parlare del “sentore di tappo”. Il sughero può infatti essere intaccato da dei parassiti fungini che liberano il TCA (tricloroanisolo), una sostanza responsabile del fastidioso odore e sapore che ricorda la muffa. Ma negli ultimi tempi la tecnologia sta facendo passi da gigante e una tra le più importanti aziende al mondo produttrice di tappi in sughero ha cominciato a presentare sul mercato tappi rivoluzionari, che prima della commercializzazione hanno passato una speciale modalità di screening che permette di eliminare quelli contaminati da TCA.

I tappi per i vini spumante

Una nota particolare va dedicata ai vini spumanti, i cui tappi non devono solamente garantire l’ermeticità, ma anche la “tenuta”, ovvero non devono saltare per effetto della pressione atmosferica generata dall’anidride carbonica presente nel vino. Per assicurare ulteriormente la tenuta viene utilizzata anche la gabbietta di sicurezza in filo metallico.

Qualche curiosità:

  • Pensate che nei vini spumanti la pressione presente all’interno del vino può essere ben due o tre volte superiore a quella presente negli pneumatici delle auto, lo avreste mai detto?
  • Sapete a chi viene attribuita l’idea di utilizzare per la prima volta il sughero per chiudere le bottiglie di vino? A Dom Pérignon, un nome che non a caso ha fatto la storia. Pare infatti che si sia ispirato all’usanza dei pellegrini spagnoli di tappare le zucchette da vino. In precedenza infatti si utilizzavano stoffe, crini e altri materiali. Il sughero ha però qualità uniche ed ineguagliabili per la conservazione del vino: porosità, leggerezza, elasticità, impermeabilità.

E per aprire con semplicità e sicurezza ogni bottiglia di vino serve un buon cavatappi. Questo della linea Uno Vino è ideale per tutte le comuni bottiglie, incluse quelle per il vino californiano con bordo più largo. 

CAVATAPPI
Cavatappi, linea Uno Vino