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Il ritmo lento della montagna

“La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio, tempo e misura.” Paolo Cognetti, Le otto montagne

Se si parla di sport invernali, qual è il primo che viene in mente? Lo sci. Infatti è lo sport all’aperto più praticato in inverno. Le tante località sciistiche italiane ed estere negli ultimi anni sono sempre più affollate, non solo nei periodi delle feste natalizie, ma anche durante tutta la stagione invernale, complice da una parte l’offerta turistica di strutture ricettive sempre più attente alle esigenze dei turisti e dall’altra, l’investimento delle società di gestione dei comprensori sciistici, in innovazione tecnologica: moderne macchine per l’innevamento artificiale permettono di sopperire alla mancanza di neve naturale, sempre più scarsa a quote basse. Non serve andare tanto indietro negli anni per ricordare inverni molto più freddi o copiose nevicate anche in città; purtroppo negli ultimi anni gli inverni sono sempre meno rigidi e nevica sempre meno, anche in montagna. Nonostante questa evidente differenza climatica con il passato, da dicembre a marzo gli sciatori continuano ad affollare le piste innevate e battute a dovere, affrontando le ripide discese a tutta velocità.

Quali conseguenze possono avere le scelte di tutti i giorni sull’ambiente? Riflettendo sull’impatto che lo sci alpino ha sulla natura, in termini di sfruttamento di risorse idriche ed energetiche per l’innevamento artificiale, l’ambiente naturale deturpato dalle strutture degli impianti sciistici e la modifica della struttura naturale della montagna per creare nuovi percorsi, l’affollamento di zone montane da mezzi di trasporto inquinanti per raggiungere le piste da sci, mi sono avvicinata allo sci alpinismo. Il nome è molto simile, trattandosi di sport analoghi, ma hanno una differenza sostanziale: lo sci alpino prevede che si raggiunga il punto più alto del pendio con gli impianti di risalita come seggiovie, funivie e skilift; lo sci alpinismo invece non prevede l’utilizzo di nessun mezzo di trasporto, se non le proprie gambe e appositi sci attrezzati con le pelli di foca che permettono di non scivolare e di procedere in salita. Un’altra caratteristica fondamentale che differenzia queste due attività è la velocità: nel primo l’obbiettivo è percorrere in velocità il maggior numero di piste e risalire rapidamente per affrontare una nuova pista. Lo sci alpinismo, o sci escursionismo, invece ha un approccio molto più lento e rilassato. Risalendo i pendii con gli sci, passo dopo passo, si può godere appieno della bellezza dei paesaggi che ci circondano: nei boschi innevati, lontani dal caos delle piste, si ha tutto il tempo necessario per ammirare, e ascoltare i suoni della natura. Sicuramente è un’attività a minor impatto ambientale, in perfetta armonia con uno stile di vita ecosostenibile. Anche se l’approccio è più lento, lo sci alpinismo implica anch’esso una certa dose di impegno fisico e tecnico. Ci vuole l’attrezzatura giusta, specifica per questo sport: sci, scarponi e bastoncini sono completamente diversi da quelli utilizzati in pista. Gli sci sono studiati per potervi applicare le pelli, indispensabili per procedere in salita senza scivolare all’indietro; gli scarponi sono molto più leggeri e meno rigidi, per agevolare il movimento simile alla camminata.

Anche i bastoncini hanno una punta rinforzata adatta alla spinta in salita, e sono necessari per poter distribuire lo sforzo anche sulle braccia e sforzare meno le gambe. Anche chi non sa sciare, o non vuole affrontare la spesa non indifferente dell’attrezzatura da sci, può comunque provare l’esperienza di un’escursione sulla neve fresca, provando l’alternativa agli sci: le ciaspole! Si applicano agli scarponi e servono per aumentare la superficie d’appoggio e non sprofondare nella neve fresca. Anche con le ciaspole è importante l’uso dei bastoncini che facilitano l’avanzamento sul terreno innevato. Si possono affrontare gli stessi percorsi di uno sci alpinista, sempre che non siano pendenze troppo ripide, con l’unica differenza che la discesa non sarà così divertente come con gli sci! Altro aspetto importante è pianificare il tragitto che si vuole percorrere e stabilire un punto d’arrivo che solitamente è il punto più alto: calcolare i tempi di percorrenza secondo il proprio grado di allenamento e velocità del passo.

Il segreto per affrontare la fatica senza sentirne troppo il peso è darsi un obbiettivo: ad esempio dopo una sciata nei boschi cosa c’è di meglio di un rifugio? Sportivi sì, ma rifocillarsi con un piatto caldo, meglio se tradizionale della zona, fa parte dell’esperienza escursionistica e di questo modo di vivere la montagna meno frenetico. D’altra parte fare sport in inverno comporta un maggiore dispendio di energie perché le temperature basse fanno bruciare più calorie, ed è bene reintegrarle e recuperare le forze per affrontare la discesa! Anche lontano dalle piste affollate si può trascorrere una fantastica giornata sulla neve: attività fisica immersa in un paesaggio incantato, dove l’aria è pura, non ci sono né rumori né frenesia, assaporare i piatti tipici della tradizione e un buon bicchiere di vino. Non manca proprio nulla!

Quando vai in montagna ricorda di portare con te un termos: questo della linea Constant è in acciaio inossidabile, ha un coperchio a tazza e chiusura di sicurezza, mantiene a lungo la temperatura calda o fredda dei liquidi, perfetto tutto l’anno! Lo trovi in dimensioni e capacità differenti, ti sarà utile ogni volta che vorrai avere a portata di mano una bella tazza di caffè.
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