IL BLOG DI TESCOMA ITALIA

È sempre l’ora di… bollicine!

Non importa se siamo nel periodo più festoso dell’anno o se l’estate è alle porte, perché ogni occasione è buona per stappare un’ottima bottiglia di bollicine!

Ma tra Champagne, Franciacorta, Prosecco, Moscato e spumante in genere come scegliere la bottiglia giusta?

Se sei alla ricerca di una bollicina piuttosto strutturata, ideale da portare anche in tavola per un abbinamento a tutto pasto opta per un Metodo Classico o Méthode champenois se parliamo di Champagne. Entrambe le definizioni prevedono che il vino svolga una seconda fermentazione in bottiglia, processo che conferisce alla bollicina non solo maggior struttura ma anche profumi ed aromi più complessi ed intriganti. Ecco alcune bollicine italiane che vengono prodotte con questo metodo: Franciacorta, Trentodoc, Alta Langa, Oltrepò Pavese.

Se invece desideri una bollicina più leggera scegli un Prosecco. Prodotto con Metodo Martinotti, più rapido e semplice del metodo precedente poiché ottenuto con una sola fermentazione in autoclave, il Prosecco si afferma come una bollicina  ideale per l’aperitivo grazie al suo fragrante profumo e alla delicata struttura.

E per quanto riguarda il servizio?

Usa la flûte, elegante e raffinata, piace a tutti gli esteti perché con la sua forma lunga e stretta regala lo spettacolo del perlage: magiche catenelle di bollicine che salgono verso l’alto.

Flute Champagne, linea Charlie

Un consiglio prezioso: non lavare mai i calici con il brillantante, impedirebbe la formazione delle bollicine.

Cosa ci racconta l’etichetta:

Molto spesso capita di sentirsi un po’ smarriti di fronte alle tante diciture che si trovano sulle etichette dei vini, in particolar modo se si tratta di spumanti. Quante volte ti sarà capitato al ristorante o in qualche ricevimento di sentire la fatidica domanda del cameriere “secco o dolce?”. Questa domanda racchiude in sé una serie infinita di concetti, ma vediamo di riassumerli brevemente. Secco e dolce indicano la quantità di zuccheri presenti all’interno dello spumante; anzitutto la prima tipologia va scelta come accompagnamento dall’aperitivo a tutto pasto, ma è da evitare con il dolce; mentre la seconda è l’abbinamento ideale con il fine pasto, il dolce appunto. In etichetta troviamo però una vasta serie di aggettivi. La scala parte con il Pas Dosè o dosaggio zero, ovvero quegli spumanti che non prevedono alcuna aggiunta di zucchero. Si prosegue poi con la tipologia Extra Brut, Brut, Extra Dry o Sec, Demi Sec ed infine dolce. Per Champagne, Franciacorta ed altri Metodo Classico la tipologia più diffusa è quella Brut, con un dosaggio zuccherino secco ma non troppo. Prosecco ed altri spumanti prodotti con Metodo Martinotti si trovano più comunemente in versione Extra Dry, più morbidi e di facile approccio.

E per quanto riguarda la temperatura?

Uno spumante in genere andrebbe riposto in frigorifero almeno tre ore prima del servizio (anche cinque in estate). La temperatura così scende a 4-6 °C, una volta versato nel calice il vino immediatamente acquista un paio di gradi, arrivando così a 6-8 °C. Quest’ultima è la temperatura di servizio ideale per questa tipologia di vini, sia che siano secchi, dolci o semplicemente frizzanti.

Borsa portabottiglie refrigerante, linea myDrink

Utilizza questa borsa refrigerante: ti basterà raffreddare la borsa comodamente nel tuo freezer per poi inserire la bottiglia precedentemente rinfrescata, questo ti permetterà di mantenere  a lungo la corretta temperatura del tuo vino. Inoltre può trasformarsi in un pratico cadeau se sei ospite a cena!

E se non hai finito la bottiglia richiudila con il Tappo Champagne, ti permetterà di conservare le preziose bollicine.

Tappo Champagne, linea Uno Vino
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